La presentazione alla stampa della
volontà di Comune e Regione di intervenire per il
recupero dell’ex Ospedale psichiatrico San Benedetto ha
convinto diversi soggetti, uniti dall’amore per il luogo
e la città, a mobilitarsi per un progetto che
salvaguardi il bene, ne mantenga la proprietà e
garantisca la fruizione pubblica, ne salvaguardi gli
spazi aperti e lo adibisca a funzioni decise insieme ai
cittadini.
Il gruppo “Tocca el mur”, costituito con l’obiettivo di
contribuire ad apportare idee per un progetto unitario
di grande spessore e significato come l’edificio e il
luogo meritano, ritiene indispensabile intervenire con
grandissima urgenza al consolidamento, messa in
sicurezza delle coperture, ristrutturazione e recupero
del complesso formato dall’edificio, da quattro cortili
e dal grande giardino storico: ciò per sottrarlo
all’abbandono, al degrado e al rischio di crollo.
Il
gruppo ritiene inoltre che il progetto debba ricreare il
rapporto con gli Orti Giulii, Porta Rimini, Viale della
Liberazione, il giardino del bastione dell’Ospedale, Via
Passeri e la Biblioteca San Giovanni.
Il Sindaco in Consiglio Comunale ha dichiarato “Non
focalizziamoci su un unico bando, proviamole tutte!”
Questo gruppo è d’accordo e suggerisce di concorrere al
bando uscito da pochi giorni, che sicuramente Ricci
conosceva anticipatamente nella sua veste di Presidente
Nazionale ALI. È il bando che riguarda "investimenti in
progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione
di fenomeni di marginalizzazione e di degrado sociale" (DCPM
del 21 gennaio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del
6 marzo 2021 n.56). Il DPCM finanzia interventi
triennali e, per il triennio2021 -2023, i comuni
capoluogo possono usufruire ciascuno di 20 milioni di
euro. La misura sembra calzare a pennello con le idee di
recupero del San Benedetto che propone questo gruppo,
cioè mantenere la proprietà e garantire la fruizione
pubblica del complesso destinandolo ad attività di
carattere culturale, educativo e formativo.
Se questa è la volontà, non serve concorrere al bando
per la realizzazione di edilizia residenziale che
favorirebbe l’uso privato da parte di pochi cittadini di
gran parte dell’edificio e degli spazi pubblici, ma
predisporre un progetto unitario coerente con le
funzioni sopra menzionate.
Il gruppo “Tocca el mur” invita quindi i due Enti a:
1) avviare con la città un processo di progettazione
partecipata che permetta di far riappropriare i pesaresi
di un’area che nella memoria cittadina è stato sì un
luogo di dolore, i cui segni non vanno cancellati, ma
anche di sperimentazione e di eccellenza;
2) definire un accordo di programma con la Regione per
dare la possibilità al Comune di accedere al bando del 6
marzo 2021 n.56 e al relativo finanziamento;
3) provvedere da subito alla messa in sicurezza di tutti
i fabbricati esistenti e, stante i tempi brevi per la
scadenza del bando (4 giugno), utilizzare le competenze
interne al Comune per la progettazione che deve
mantenere integra l’unitarietà dell’edificio e prevedere
le funzioni pubbliche, di carattere culturale, educativo
e formativo;
4) cogliere l’occasione per riqualificare un’intera area
che è anche una parte importante della città, oggi
abbandonata, che includa gli Orti Giulii, Porta Rimini,
la biblioteca San Giovanni, via Passeri.
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